Pandemia, guerra, crisi e instabilità economica stanno generando diverse ripercussioni sulla salute mentale e tutto ciò purtroppo sta riguardando tutte le fasce di età, ma soprattutto quella adolescenziale.
Ne parliamo in questo post.
Tutti questi aspetti stanno portando infatti un grande aumento nell’utilizzo di antidepressivi che oggi rappresentano il 3,4% di tutti i farmaci usati in Italia.
La depressione è una condizione spesso non trattata adeguatamente e soprattutto non sempre tempestivamente. Oggi tuttavia il disagio è reale, soprattutto nei giovani.
Nel 2021 circa il 7% degli italiani ha assunto antidepressivi. Purtroppo molti di questi sono adolescenti.
L’adolescenza è un momento di grandi cambiamenti nel cervello dell’individuo che consentono loro di vedere e capire la realtà in modi nuovi.
In questa fase la comprensione maggiore nel fare delle scelte porta a gestire emozioni che possono essere percepite dall’adolescente quasi come troppo forti e difficili da sostenere.
Mentre l’adolescente infatti cerca di gestire, ad esempio, emozioni molto dolorose può usare comportamenti aggressivi di autolesionismo, provocare un abuso di sostanze, un’alimentazione disordinata, un rifiuto verso la scuola e un’attrazione verso comportamenti sociali rischiosi.
Tutto questo influisce significativamente nella sua vita.
Le sensazioni corporee dell’adolescente sono il modo in cui il corpo si sente quando si hanno pensieri che generano forti emozioni: mal di testa, tensione, mani sudate, difficoltà a respirare un forte batticuore sono segnali di una forte reazione emotiva.
Ma quale è il rischio maggiore?
Il disagio nell’adolescente e i comportamenti che ne derivano si sviluppano quando il suo cervello è predisposto a reagire in modo intenso all’incontro di un ambiente che respinge o banalizza la sua reazione, anche se inavvertitamente.
Il genitore, l’adulto di riferimento, deve prendere coscienza dell’importanza del dare il giusto supporto e strumenti al giovane che in questo modo potrà affrontare la situazione.
Ne deriva una forte necessità di insegnar loro quali sono le sensazioni che danno emozioni al loro corpo, in modo che possano essere consapevoli di questi segnali emotivi e in tutto questo un supporto psicologico professionale può fare la differenza.
È importante imparare a ridurre o diminuire l’intensità delle emozioni e stabilire dei confini relazionali sani identificando i bisogni profondi, trovando il modo corretto di comunicarli.
Il nostro benessere e la nostra salute non possono non essere viste sotto un’ottica integrata e senza prendere in considerazione i molteplici fattori che colorano le nostre vite, ad ogni età e a maggior ragione nella fase delicata dell’adolescenza.
L’adolescenza è una fase unica dello sviluppo umano e un momento importante per porre le basi della buona salute.
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