Psicomotricità per bambini, che cos’è e a cosa serve
Il bambino comunica i propri bisogni e il suo stato emozionale attraverso la spontaneità corporea che è determinata dal piacere di “fare”, di vivere il proprio corpo in relazione con il mondo, lo spazio, gli oggetti e gli altri.
Il bambino in questo modo crea sé stesso, evolve, con l’aiuto dell’adulto, dalla ricerca dei piaceri più primitivi verso quelli sempre più astratti.
La psicomotricità favorisce il passaggio dal piacere d’agire al piacere di pensare, basando il suo intervento sulla spontaneità del bambino, riservandogli uno “spazio privilegiato” per manifestare il suo essere persona; proponendo attività ludiche fondate sulla ricerca-scoperta dei vari concetti di tempo, spazio, percettivi, motori e topologici.
Propone situazioni di gioco con l’obiettivo primario di creare delle condizioni esperienziali il più possibile vicine alla sua realtà esistenziale proponendo al bambino degli oggetti semplici, uno spazio e tempo adeguati per giocare spontaneamente; partecipando lui stesso alle attività ludiche, offrendo al bambino un’ampia disponibilità alla relazione corporea.
Queste condizioni favoriscono lo sviluppo del movimento e della comunicazione non verbale, grazie alla quale il bambino apre il suo mondo interiore e lo rende condivisibile.
IL PERCORSO DI PSICOMOTRICITA’
Nel percorso di psicomotricità viene data la possibilità al bambino di esprimere il proprio corpo, così da poter imparare a gestire il proprio vissuto e acquisire strategie che potranno aiutarlo nella quotidianità e potrà instaurare relazioni positive, funzionali ed equilibrate con il mondo esterno e con gli altri.
Permette inoltre di intervenire su alcune difficoltà a livello motorio, che hanno ripercussioni sul processo di apprendimento, sui tempi di attenzione e sull’elaborazione dei dati percettivi.
Lo psicomotricista si fa tramite tra genitore e bambino, accoglie le richieste e le preoccupazioni genitoriali, senza giudizio. Non fornisce soluzioni ma aiuta l’adulto a guardare il proprio figlio partendo dalle sue potenzialità e non dalle sue mancanze, a dare una lettura globale della situazione del bambino aiutandoli a cogliere il suo punto di vista. Inserendosi all’interno di un lavoro in rete per promuovere il benessere della famiglia.
DESTINATARI DEI PERCORSI
- Bambini dai 12 ai 36 mesi (per un massimo di 4 bambini per gruppo)
- Bambini dai 3 ai 6 anni (per un massimo di 6 bambini per gruppo)
- Bambini in età scolare (per un massimo di 5 bambini per gruppo)
I bambini saranno divisi in gruppi omogenei per fascia di età.
TEMPI
- Un colloquio iniziale solo con i genitori.
- 10 incontri con cadenza settimanale della durata di 50 minuti (40 minuti per i bambini dai 12 ai 36 mesi).
- Un colloquio finale solo con i genitori.
OBIETTIVI
- Promuovere lo sviluppo armonico della personalità del bambino, stimolando l’integrazione delle aree: motoria, cognitiva, affettivo – relazionale.
- Fornire ai bambini uno spazio di accoglienza, ascolto, benessere, espressione di sé, piacere del gioco e del movimento
- Potenziare le autonomie dei bambini e lo sviluppo di una buona autostima
- Sviluppare competenze percettivo-motorie adeguate all’età dei bambini
- Favorire lo sviluppo dei processi di rassicurazione delle paure, tramite il piacere presente in tutte le attività psicomotorie.
- Valorizzare le caratteristiche personali di ogni bambino, favorendo la costruzione dell’identità e di un’immagine positiva di Sé
- Sostenere lo sviluppo dell’organizzazione spazio-temporale e potenziare i processi di simbolizzazione e di rappresentazione
- Supportare i bambini nel consolidamento della loro competenza emotiva, in particolare rispetto alla regolazione delle emozioni
- Favorire la strutturazione dello schema corporeo ed una maggiore consapevolezza di sé
- Favorire la socializzazione, la comunicazione e la cooperazione con l’altro (adulto e bambini)
- Accompagnare i bambini nell’accettazione della frustrazione e delle regole lungo il loro percorso di crescita
- Favorire lo sviluppo della funzione simbolica attraverso il piacere di agire, creare e giocare;
- Favorire l’integrazione del singolo bambino all’interno del gruppo
METODOLOGIA
Ogni incontro prevede un’organizzazione temporale che scandisce le fasi di questo percorso:
* Un momento iniziale di accoglienza in cui il gruppo si ritrova, si ricordano le regole (poche) per poter giocare insieme e i nomi dei bambini presenti e assenti, dove si ricordano le parti del proprio corpo e dovei bambini possono portare le loro esperienze e condividere desideri di gioco, ripercorrendo magari le attività svolte l’incontro precedente durante questo momento è possibile cominciare a pensare o a proporre il gioco che si vorrebbe fare successivamente, magari ricordando quello che è accaduto l’incontro precedente.
* Un momento di gioco corporeo che favorisce lo sviluppo della motricità e della sensorialità, attraverso il coinvolgimento di tutto il corpo nello spingere, tirare, arrampicarsi, scivolare, distruggere, costruire, intrufolarsi, saltare, scivolare, sprofondare, cadere, ecc. e successivamente attraverso il gioco simbolico e di identificazione. Vi sarà uno spazio senso- motorio dove verranno messi a disposizione: materassini e cubi di gommapiuma morbidi e colorati, palle, piani per saltare e scivolare, corde, cerchi, bastoni di gommapiuma, … . Vi sarà inoltre uno spazio per il gioco di rassicurazione, con tappeti, teli, coperte, giornali, scatoloni, peluches ecc..
* Un momento dedicato al gioco di rappresentazione (attraverso il disegno, o le costruzioni o la plastilina) il cui obiettivo è di aiutare il bambino a prendere distanza dall’emozione corporea, vissuta nel primo momento di gioco, e di attivare le proprie potenzialità cognitive.
* Un momento conclusivo in cui il gruppo di bambini si ritrova e si possono raccontare i giochi che si sono sviluppati durante l’incontro, per poi salutarsi e darsi l’appuntamento per la settimana successiva.
Lo psicomotricista pensa e prepara il setting in funzione degli obiettivi che vuole raggiungere con una visione trasversale che va dal singolo al gruppo, per il gruppo, consapevole che ogni modifica o novità inserita da parte dei bambini permette nuove esperienze.
MATERIALI E SPAZI UTILIZZATI:
La sala di psicomotricità è un ambiente caldo, piacevole, accogliente, dotato di materiali morbidi e colorati.
Gli oggetti vengono utilizzati come mediatori di comunicazione, come oggetti d’esplorazione, come stimolo alla creatività e come scarica di aggressività.
Le attività verranno svolte presso il Centro “Spazio Connessioni”.